Codice etico - Circolo Pd Chivassese

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Trasparenza
Codice Etico del Partito Democratico

Approvato dall’Assemblea Costituente il 16 febbraio 2008

1. Premessa
1. Le donne e gli uomini che aderiscono al Partito Democratico riconoscono nella
Costituzione italiana la fonte primaria delle regole della comunità  politica. Considerano i suoi principi, insieme a quelli sanciti nelle  Carte sui diritti umani e sulle libertà fondamentali, il riferimento di  un impegno politico al pieno servizio del bene comune, della giustizia  sociale, di un modello inclusivo di convivenza.
2. Oltre al rispetto doveroso delle leggi, l’adesione al Partito  Democratico impegna a comportamenti ispirati ai principi etici contenuti  in questo Codice.
2. Principi di riferimento dei comportamenti individuali e collettivi
1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico sostengono l’autonomia della
politica, perché sia credibile e rafforzi il rapporto di fiducia con i  cittadini. Ritengono che la politica debba assolvere la sua funzione  pubblica senza essere subalterna ad alcuno. Al tempo stesso,  concepiscono la politica come aperta all’ascolto della società e dei  suoi bisogni, rispettosa delle altre autonomie, non autoreferenziale e  soprattutto lontana da qualunque pretesa di invadenza e di  lottizzazione.
2. Le donne e gli uomini del Partito Democratico considerano il  pluralismo una ricchezza e scelgono il confronto democratico come metodo  per ricercare sintesi condivise. Riconoscono e promuovono il principio  di laicità della politica e delle istituzioni. Si impegnano perché le  differenze non siano ostacolo alla partecipazione ma opportunità di  dialogo e di crescita, e perché i diritti e le libertà si impongano sul  razzismo e sulla violenza. Contrastano ogni forma di discriminazione nel  nome dell’uguaglianza sostanziale. Il contributo delle donne e degli  uomini immigrati è caratteristica propria dell’identità del Partito  Democratico, che con loro si propone come un’esperienza politica aperta  ed interculturale.
3. Le donne e gli uomini del Partito Democratico assicurano  l’uguaglianza di genere, nel segno del rispetto e della piena  partecipazione politica delle donne. Adottano tempi, modalità e stile  della loro attività politica che tengano conto delle responsabilità  lavorative, professionali, familiari delle persone. Assumono la  democrazia paritaria come criterio di comportamento nel partito, negli  organismi collegiali e in quelli monocratici, come elemento di  valutazione delle decisioni prese e delle attività svolte. Per questo,  gli organi nazionali del Partito Democratico sono tenuti a verificare  costantemente il rispetto delle previsioni statutarie in ordine alla  parità di genere e a quanto sopra previsto.
4. Le donne e gli uomini del Partito Democratico vivono l’impegno  politico con responsabilità e, per questo, sentono il dovere di  confrontarsi e di dare conto del proprio operato. Promuovono le capacità  e le competenze, nella convinzione che il riconoscimento dei meriti,  del lavoro svolto e dell’esperienza acquisita, così come il rinnovamento  dei gruppi dirigenti, diano qualità all’azione politica. Sostengono un  modello di comunicazione basato sull’ascolto, sul dialogo, sulla  chiarezza di espressione. Si impegnano a condurre il confronto con  “volontà d’intesa”, ricercando cioè una reale interlocuzione.  Favoriscono la trasparenza dei processi decisionali e la partecipazione  democratica nelle forme più inclusive.
5. Le donne e gli uomini del Partito Democratico ispirano il proprio  stile politico all’onestà e alla sobrietà . Mantengono con i cittadini  un rapporto corretto, senza limitarsi alle scadenze elettorali. Non  abusano della loro autorità o carica istituzionale per trarne privilegi;  rifiutano una gestione oligarchica o clientelare del potere, logiche di  scambio o pressioni indebite.
3. Responsabilità personale e autonomia della politica
1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico s i impegnano, in particolare, a:
a) rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi o decisioni che  abbiano una diretta incidenza, specifica e preferenziale, sul patrimonio  personale, del proprio nucleo familiare o dei conviventi, ovvero dei  parenti o affini;
b) rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi esecutivi nel  Partito (incarichi monocratici nelle città capoluogo di provincia, a  livello provinciale, regionale e nazionale; incarichi negli organi  collegiali esecutivi di Partito a livello regionale e nazionale)  qualora, a causa del ruolo ricoperto in imprese, associazioni, enti o  fondazioni, aventi scopo di lucro o titolarità prevalente di interessi  economico­-finanziari, possa configurarsi un conflitto di interessi tale  da condizionare i propri comportamenti;
c) non appartenere ad associazioni che comportino un vincolo di  segretezza o comunque a carattere riservato, ovvero che comportino forme  di mutuo sostegno, tali da porre in pericolo il rispetto dei principi  di uguaglianza di fronte alla legge e di imparzialità delle pubbliche  istituzioni;
d) svolgere campagne elettorali con correttezza ed un uso ponderato e  contenuto delle risorse, finanziate in modo trasparente e sempre  accompagnate da un rendiconto finale, senza avvalersi per fini personali  della pubblicità o comunicazione istituzionali. Si impegnano, inoltre,  ad evitare forme di propaganda invasiva, nel rispetto dell’ambiente e  del decoro urbano.
2. Ciascun dirigente, ogni componente di governo a tutti i livelli,  le elette e gli eletti nelle liste del Partito Democratico si impegnano  a:
a) comunicare all’organo di garanzia territorialmente competente, ai  sensi dello Statuto, le situazioni personali che evidenziano o possono  produrre un conflitto di interessi, ovvero condizionare l’attività del  partito o lederne l’immagine pubblica, in primo luogo nel caso di  esistenza di un procedimento penale o di adozione di una misura di  prevenzione nei propri confronti. Gli stessi, ove impegnati a livello  europeo, nazionale, regionale, provinciale e nei capoluoghi di  provincia, comunicano, inoltre: ­ la proprietà , la partecipazione, la  gestione o l’amministrazione di società ovvero di enti aventi fini di  lucro; ­ l’appartenenza ad associazioni, organizzazioni, comitati,  gruppi di pressione che tutelino o perseguano interessi di natura  finanziaria, nonché i ruoli di rappresentanza o di responsabilità  eventualmente ricoperti ovvero il loro sostegno;
b) assolvere con competenza, dedizione e rigore le funzioni  ricoperte, senza cumulare incarichi che precludano di svolgere  compiutamente la responsabilità affidata, evitando in particolare, di: ­  sommare più funzioni monocratiche interne al partito; ­ assumere o  ricoprire contemporaneamente più cariche istituzionali elettive; ­  cumulare una funzione monocratica interna al partito con la titolarità  di una carica istituzionale monocratica di equivalente o analogo livello  territoriale, fatta eccezione per l’incarico di Presidente del  Consiglio dei Ministri;
c) rendicontare, con una relazione dettagliata, le somme impegnate  individualmente o i contributi ricevuti da terzi e destinati  all’attività politica ovvero alle campagne elettorali o alle  competizioni interne al partito;
d) evitare l’uso strettamente personale e lo spreco dei beni e delle  risorse messi a disposizione in ragione dell’incarico svolto. Evitare,  inoltre, l’impiego ingiustificato di risorse, ad esempio nel caso di  acquisto di beni e arredi destinati all’ufficio, sia istituzionale che  di partito;
e) rifiutare regali o altra utilità, che non siano d’uso o di  cortesia, da parte di persone o soggetti con cui si sia in relazione a  causa della funzione istituzionale o di partito svolta.
f) utilizzare i mezzi di comunicazione per favorire una informazione  corretta dei cittadini sulle questioni politiche ed istituzionali.
3. Ogni componente di governo a tutti i livelli, le elette e gli eletti nelle liste del Partito Democratico si impegnano a:
a) rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi esecutivi nelle  fondazioni aventi la titolarità prevalente di interessi  economico­-finanziari, in imprese pubbliche, in società a partecipazione  pubblica, salvo che l’incarico derivi da obbligo connesso alla funzione  svolta;
b) rendicontare periodicamente, attraverso strumenti informativi e/o  iniziative pubbliche, l’attività politica o istituzionale svolta anche  con forme di corrispondenza con i cittadini e/o gli elettori.
4.Ogni componente di governo, a tutti i livelli, del Partito Democratico si impegna a:
a) non conferire né favorire il conferimento di incarichi a propri  familiari o, tranne che negli uffici di personale collaborazione, a  persone con cui si abbiano rapporti professionali;
b) avvalersi di consulenze esterne soltanto in condizioni di  effettiva necessità , con adeguate motivazioni e con modalità di piena  trasparenza;
c) astenersi dal partecipare a manifestazioni pubbliche organizzate  contro il governo e la giunta di cui si fa parte, senza trarne le dovute  conseguenze.
5. Ogni responsabile delle risorse finanziarie del Partito  Democratico si impegna a garantire, ad ogni livello, una gestione  trasparente dei finanziamenti pubblici e privati ricevuti. L’entità dei  finanziamenti ed il loro utilizzo sono resi pubblici e i relativi dati  sono accessibili a chiunque.
4. Leale collaborazione e sostegno alla vita del partito
Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a:
1. contribuire personalmente all’attività del partito con uno specifico  onere di concorso economico, proporzionale alle indennità percepite per  coloro che sono eletti ovvero designati nelle istituzioni;
2. adottare e rispettare percorsi decisionali partecipati,  trasparenti, motivati, rispettosi del pluralismo di posizioni politiche e  culturali esistenti;
3. favorire l’informazione ed il coinvolgimento degli aderenti e dei  sostenitori nella vita del Partito, evitando che le scelte organizzative  producano forme di cristallizzazione interne ed esclusioni,  discriminazioni o condizionamenti, e garantendo che gli orientamenti  politico-­culturali contribuiscano ad una libera dialettica interna al  Partito;
4. promuovere e rispettare le regole per la par condicio nella  partecipazione alle competizioni interne, anche in relazione ai limiti  di spesa e alle modalità di utilizzo delle risorse economiche;
5. favorire la parità di accesso ai servizi, alle risorse e ai beni comuni nonché il loro impiego corretto e trasparente;
6. incoraggiare l’impegno volontario e scegliere di mantenere  tendenzialmente separato il rapporto di lavoro dipendente nel partito  dagli incarichi politici;
7. adottare la competenza, la serietà dell’impegno, lo stile, il  merito e le capacità personali come criteri prevalenti di discernimento e  di valutazione delle persone in relazione agli incarichi e/o alla  responsabilità che possono assumere, disincentivando ed evitando di  premiare comportamenti trasformistici;
8. non diffondere o utilizzare, senza giustificato motivo, dati,  informazioni o documenti riservati conosciuti o ricevuti in ragione  dell’incarico svolto o dell’appartenenza al partito.
5. Condizioni ostative alla candidatura e obbligo di dimissioni
1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non  candidare, ad ogni tipo di elezione ­ anche di carattere interno al  partito­ coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della  convocazione dei comizi elettorali, sia stato:
a) emesso decreto che dispone il giudizio;
b) emessa misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione;
c) emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a  seguito di patteggiamento; per un reato di mafia, di criminalità  organizzata o contro la libertà personale e la personalità individuale;  per un delitto per cui sia previsto l’arresto obbligatorio in flagranza;  per sfruttamento della prostituzione; per omicidio colposo derivante  dall’inosservanza della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
2. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non  candidare, ad ogni tipo di elezione ­ anche di carattere interno al  partito­, coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della  convocazione dei comizi elettorali, ricorra una delle seguenti  condizioni:
a) sia stata emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva  ovvero a seguito di patteggiamento, per delitti di corruzione nelle  diverse forme previste e di concussione;
b) sia stata emessa sentenza di condanna definitiva, anche a seguito  di patteggiamento, per reati inerenti a fatti che presentino per  modalità di esecuzione o conseguenze, carattere di particolare gravità ;
c) sia stata disposta l’applicazione di misure di prevenzione  personali o patrimoniali, ancorché non definitive, previste dalla legge  antimafia, ovvero siano stati imposti divieti, sospensioni e decadenze  ai sensi della medesima normativa;
3. Le condizioni ostative alla candidatura vengono meno in caso di  sentenza definitiva di proscioglimento, di intervenuta riabilitazione o  di annullamento delle misure di cui al comma 2 lett. c).
4. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non  candidare, ad ogni tipo di elezione ­ anche di carattere interno al  partito­:
a) i proprietari o coloro che ricoprano incarichi di presidente o di  amministratore delegato di imprese che operano a livello nazionale nel  settore della informazione, ovvero il loro coniuge, parenti o affini;
b) i proprietari ovvero coloro che ricoprano incarichi di presidente o  di amministratore delegato di imprese che operano nel settore della  informazione a livello locale, nel caso in cui l’organo di garanzia  territorialmente competente previsto dallo Statuto accerti che ­ per il  rilievo dell’attività dell’impresa ­ si possa determinare un sostegno  privilegiato a loro esclusivo vantaggio.
5. Ove sopravvengano le condizioni di cui ai commi precedenti, gli  eletti, i titolari di incarichi all’interno del partito, ovvero il  personale di nomina politica, rassegnano le dimissioni dal relativo  incarico.
6. Attuazione del Codice Etico
1. Lo Statuto indica l’organo competente ad accertare e a  pronunciarsi circa le violazioni del Codice etico, la procedura da  seguire e le sanzioni da adottarsi.
Le donne e gli uomini che aderiscono al Partito  Democratico riconoscono nella Costituzione italiana la fonte primaria  delle regole della comunità politica.
Email: circolopdchivassese@libero.it
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